venerdì 5 ottobre 2007

non credo nelle mezze stagioni

A Maurizio che mi chiedeva l'argomento del primo articolo del mio blog rispondevo, qualche tempo fa, che la mia prima e originale creazione avrebbe giustificato il titolo del blog. Ne ero profondamente convinta.
Se ho imparato una cosa dalla vita è che le cose che prevedi accadano, non succedono veramente mai ed ecco perchè l'ispirazione per scrivere stavolta non me l'ha data di certo il titolo del blog.
Le persone di solito scrivono per mille motivi, dai più scontati ai più originali e io invece scrivo perchè ho sempre avuto una maledetta dipendenza dalla scrittura.
Stavolta l'ispirazione per l'articoletto mi è venuta da una sensazione surreale e che mi perseguita da alcuni giorni. Ho utilizzato il termine "perseguita" perchè proprio non ce la faccio a scacciarla, la potrei paragonare a uno di quei fastidiosi commessi che non ti lasciano in pace e ti importunano mentre tu sei nel negozio a guardare le mille e uno cose che ti piacciono e che però non hai alcuna intenzione di comprare. Ti sposti fra gli scaffali per seminarli e mentre ti aggiri furtivo da una parte all'altra, ti volti e li vedi che ti spiano con quel sorriso fra il malefico e il soddisfatto.
Mi sento proprio che la vita è fatta di stagioni e come per il povero armadio, il cambiamento di stagione scombussola un pò tutto. non so se arriverà l'inverno o l'estate ( perchè le mezze stagioni, così come le mezze misure, non sono state mai il mio forte), ma spero di non dimenticare l'ombrello a casa se piove...
tutta la riflessione mi è scaturita stamattina, quando una schiera di cinesi è arrivata a vedere quella che è la camera della mia coinquilina partita in erasmus. Ho pensato che "perchè tutto resti come è, occorre che tutto cambi", per citare "Il gattopardo". Non intendo certo allargare gli occhi a mandorla del cinese e fargli crecere i capelli per farlo assomigliare alla mia amica, ma dico che devo ritrovare un pò il mio equilibrio, già precario, che i cambiamenti turbano. Insomma, fra partenze e ritorni e un cinese e l'altro, devo fare i conti con questa tristezza "accablante" momentanea.
Non so se questa volta la cioccolata è sufficiente a zuccherare un pò la mia visione del mondo.
voi che suggerite? magari, un pò di sana cioccolata? bianca o con le nocciole?
Su questo "Be or not To Be" vi lascio con la promessa di scrivere un articoletto divertente la prossima volta...
concludo, con una fantastica frase del giorno, tratta dalla saggezza popolare e rivista da me:
non mettere mai il carro davanti ai buoi perchè poi come fanno a trascinarlo?