E' ufficiale, oltre alla crisi post-laurea esiste anche quella pre-laurea. A questo punto verrebbe da chiedersi se esiste una laurea senza "post" né "pre".
Descriverò il mio stato d'animo del momento: non è proprio facilissimo da afferrare.
La conoscete voi la canzoncina "Un elefante si dondolava sopra al filo di una ragnatela"? Ecco, in questo periodo, io a volte mi sento elefante e a volte ragnatela.
La canzoncina continua così: "...E trovando la cosa interessante andò a chiamare un altro elefante". Quando mi sento elefante cerco di vagliare le varie possibilità positive che la mia attuale condizione ha in sè: il fatto che i miei amici siano sempre pronti a dondolare con me mi entusiasma. Quando mi sento ragnatela, però, attraverso attimi un pò difficili. Un altro elefante su di me non mi sembra affatto interessante e cerco di vincere l'angoscia con la mia grande flessibilità...Per la serie "Mi piego, ma non mi spezzo": il mio andamento risulta ondulatorio e mi aiuta ad ammortizzare i cambiamenti...Mi dico che anche io posso contribuire a determinare il movimento di quel grosso pachiderma che mi sta sopra e dei suoi amici che trovano l'altalena interessante..
E' un precario e sottile equilibrio quello che accomuna le due condizioni. Chi mi conosce bene sa che io e l'equilibrio siamo due rette parallele che non si incontreranno mai, visto che cado un giorno si e l'altro pure... Equilibrio in inglese si dice "Balance" e che cosa possiamo avere in comune io e una parola che assomiglia a "Bilancia"?
L'insegamento da trarre da questo periodo è che non importa che tu sia elefante o ragnatela, l'importante è che tu riesca a dondolare... Se poi ci prendi anche gusto, è la cosa migliore.
Ps. Preferisco essere elefante perchè la ragnatela non mangia cioccolato...
Descriverò il mio stato d'animo del momento: non è proprio facilissimo da afferrare.
La conoscete voi la canzoncina "Un elefante si dondolava sopra al filo di una ragnatela"? Ecco, in questo periodo, io a volte mi sento elefante e a volte ragnatela.
La canzoncina continua così: "...E trovando la cosa interessante andò a chiamare un altro elefante". Quando mi sento elefante cerco di vagliare le varie possibilità positive che la mia attuale condizione ha in sè: il fatto che i miei amici siano sempre pronti a dondolare con me mi entusiasma. Quando mi sento ragnatela, però, attraverso attimi un pò difficili. Un altro elefante su di me non mi sembra affatto interessante e cerco di vincere l'angoscia con la mia grande flessibilità...Per la serie "Mi piego, ma non mi spezzo": il mio andamento risulta ondulatorio e mi aiuta ad ammortizzare i cambiamenti...Mi dico che anche io posso contribuire a determinare il movimento di quel grosso pachiderma che mi sta sopra e dei suoi amici che trovano l'altalena interessante..
E' un precario e sottile equilibrio quello che accomuna le due condizioni. Chi mi conosce bene sa che io e l'equilibrio siamo due rette parallele che non si incontreranno mai, visto che cado un giorno si e l'altro pure... Equilibrio in inglese si dice "Balance" e che cosa possiamo avere in comune io e una parola che assomiglia a "Bilancia"?
L'insegamento da trarre da questo periodo è che non importa che tu sia elefante o ragnatela, l'importante è che tu riesca a dondolare... Se poi ci prendi anche gusto, è la cosa migliore.
Ps. Preferisco essere elefante perchè la ragnatela non mangia cioccolato...