Cari lettori,
la vostra blogger preferita torna alla ribalta con una riflessione che ha sulla punta della lingua da qualche giorno e che non riesce proprio a non scrivere.
Mi capita sempre più spesso di parlare con persone che associano la forza di carattere con qualcosa di molto simile all'insensibilità. Il rovescio della medaglia di un uomo che ha le cosiddette e tanto lodate palle è che è uno stronzo.
Beh, non sono d'accordo: sono arrivata alla conclusione che non è forte chi non si fa toccare da nulla e quindi va dritto come un treno per la sua strada. Secondo me, la forza di carattere non consiste nel rimanere imperturbabili davanti alle peggiori tragedie che il mondo ci presenta tutti i giorni. Se un problema non mi riguarda, non mi fa riflettere e non mi sciocca non è difficile per me comportarmi come se non esistesse.
La vera forza sta nel riconoscerlo come problema, nel viverne le contraddizioni, nell'arrabbiarsi, nel farsi toccare nel profondo e nel superarlo. Esser coraggiosi significa essere aperti agli eventi e alla vita, riuscire a mettere in discussione le proprie certezze, a buttar giù quei quattro paletti che le esperienze passate ci hanno fatto piantare con tanta fatica e capire che non sono poi indistruttibili. Essere sensibili non è un limite, ma è la radice della forza stessa. Il trucco, insomma, non è non cadere mai, ma avere la forza di rialzarsi e, dopo esperienze traumatiche, accettare di esser diversi e ripartire con una nuova prospettiva sul mondo.
Avere un carattere forte significa cercare al massimo la coerenza fra le proprie idee e le proprie azioni, anche se spesso quest'attitudine comporta crisi e sentieri tortuosi da attraversare prima di giungere alla meta che ci prefiggiamo. In questo modo, la felicità acquista un senso più profondo e migliore perché quanto più si tocca il fondo, tanto più saremo in grado di godere in modo unico e speciale dell'altezza delle vette.
A questo punto, non mi resta che augurarvi tanta sensibilità, tanta coerenza e tanta cioccolata che, come i soldi, non fa la felicità, ma aiuta...