giovedì 20 dicembre 2007

Caro Babbo Natale...

Caro Babbo Natale,
anche quest'anno, alla tenera età di venticinque anni, mi ritrovi ancora qui a scrivere, imperterrita, la mia lettera.Era da un bel pò di tempo che non ti scrivevo più perchè ti mettono in testa che da una certa età in poi sei ridicolo a credere al vecchio barbuto, che vola nel cielo con la slitta e le renne e si cala dal camino per posarti i doni sotto l'albero.
Mi ricordo ancora la romana stronza che in due parole, mentre parlavo di te a tutti il giorno della vigilia del lontano 1987, mi disse che non esistevi. Mi ricordo anche quanto fossi delusa. Papà mi corse dietro per cercare di spiegare delle cose troppo reali e terra terra alla sua bambina sulle stelle, che alcuni anni dopo si sarebbe trasformata nella quasi adulta con la testa completamente fra le nuvole...
Quando cresci trovi quelli che ti dicono che non devi credere a Babbo Natale perchè sei ridicolo e l'unico errore è che ti fidi di loro e ti comporti come se detenessero la verità.
Un giorno, magari a venticinque anni, ti svegli e ti accorgi di quante cose più ridicole esistono al mondo e ti dici che in fondo credere alla tua esistenza sarà pure ridicolo, ma non fa male proprio a nessuno.
Trovi quelli che erano fieri di sapere prima di te che Babbo Natale non esisteva e che si consideravano più "svegli", che ora hanno smesso a loro modo di sognare o che hanno cominciato a credere a cose più concrete delle tue idee, campate per aria, ma anche molto meno nobili.
ti dici allora che è il caso di ricominciare a scrivere la tua letterina a Natale, per rivendicare il tuo diritto a vedere un mondo positivo, più rosa e magari anche un pò più come piace a te, dove ci sono persone che ricevono lettere e portano doni a tutti in cambio di un bel niente.
tu non ricevi in cambio dal tuo lavoro nè autostima, nè soldi, nè sicurezza in te stesso, ma ti impegni esclusivamente per gli altri, per una felicità che non è la tua, per far sorridere qualcuno che non se lo aspettava.
A volte penso che smettere di credere in te sia il primo passo, forse obbligato, per avere un contatto con quella relatà che i più chiamano vita reale, forse perchè è la sola che conoscono.
bè, per quest'anno non ho granchè da chiederti o meglio avrei delle cose da chiederti, ma te le mando via posta, perchè un blog si addice poco ai pensieri troppo personali.
spero che ce la farai per la mattina di Natale a portare il sorriso e la soddisfazione di loro stessi e della loro vita a tutte le persone a cui tengo di più, siano esse vicine o lontane.
e mi raccomando non trattare mai male la Befana... ho saputo che ha un contratto a tempo determinato pure lei di questi tempi e io ho mandato un curriculum vitae per fare le selezioni e sostituirla il prossimo anno.
Ti abbraccio e ricordati la cioccolata, ne puoi anche mangiare un pezzetto prima di ripartire.
a presto,
Una tua affezionata ammiratrice.