martedì 4 dicembre 2007

la cioccolata del vicino...

comincio stavolta col raccontarvi, miei cari lettori, un aneddoto curioso e alquanto incredibile...
ormai avrete già notato la mia fissa, quasi patologica, per la cioccolata e per tutto quello che a essa è collegato e che possa assomigliare lontanamente all'oro nero.
per oro nero intendo, ovviamente, non lo scontato e banale petrolio, ma il cacao...
e siccome il cacao è prodotto da gente sfruttata dalle multinazionali, ho deciso di diventare volontaria dell'equo per avere la possibilità di mangiare la cioccolata solidale.
beh, ironia della sorte, mentre stavo vendendo ad un banchetto cioccolata a tutto il mondo, cercando di risultare il più possibile sorridente e coccolosa, arriva un tipo.
un tipo veramente improbabile, che dopo aver fatto discorsi strani, oserei dire quasi perversi, sul pigiama con gli orsi di una vetrina, guardava con interesse l'altra volontaria che, ignara di tutto, aveva una cioccolata acquistata al banchetto fra le mani.
la ragazza, sentendosi probabilmente osservata e volendo promuovere la cioccolata solidale, gli si rivolge con un'espressione sdubbiata e gli chiede cortesemente: "vuoi?". ovviamente, aveva sottointeso "un pezzo di cioccolata" e lui, con una faccia tra il lusingato e lo spiritoso: "tutta?".
l'apparente battuta mi suscita ilarità.
"che burlone questo tipo...ha una faccia strana, però è simpatico", rimuginavo tra me e me.
mentre ero assorta in tali pensieri, vedo il simpatico quarantenne, che sfila la cioccolata dalle mani della mia amica e la infila nella sua borsetta, senza neanche assaggiarla.
la povera ragazza era sotto stato di shock, ma l'atteggiamento dell'uomo senza vergogna e senza paura ci aveva lasciato senza parole.
con il nostro banchetto, i nostri sorrisi e le cioccolate invendute, siamo rimaste lì con un palmo di naso.
pensare che il semiladro fa anche parte di un'associazione di volontariato, non so se abbia come scopo rubare cioccolate ai ricchi ( e su questo si potrebbe discutere) per darle ai poveri.
in questo caso, si spiegherebbe anche perchè il ladro di cioccolate non ha neanche assaggiato la fantastica pepita alle nocciole e l'ha imboscata, senza pensarci due volte, nella borsa, intatta come era stata comprata.
io sono senza parole, allibita a causa di un quarantenne disperato che mangia cioccolate degli altri...
fino a questo momento conoscevo il proverbio: "l'erba del vicino è sempre più verde", ma a quanto pare i tempi sono cambiati e i proverbi vanno aggiornati " la cioccolata del banchettino è sempre più verde, mentre quella della volontaria è nera e non è scaduta".
certo è che se l'insolito uomo voleva rischiare la vita poteva strappare dalle mie mani una cioccolata, come ha fatto con la povera ragazza indifesa. Pur credendo nel rispetto dei diritti umani, a tutto c'è un limite perchè la cioccolata è sempre la cioccolata...
beh, da questa triste storia ho capito che con alcune persone occorre specificare tutto, ma proprio tutto, perchè altrimenti si approfittano.
tanto va il ladro al cioccolato che non ci rimane più neanche un cioccolatino. w l'equo e solidale!!!
ciao e buona rapina di cioccolate a tutti