giovedì 13 agosto 2009

Difficulties and co.

Mi e' tornata la voglia di casa, per la doccia con l'acqua calda, per gli abbracci delle persone a cui voglio bene, per l'igiene e la pulizia, per la fiducia che si ha nel domani sempre e che non tutti possono permettersi di avere.
Ieri mi e' capitato di vedere una scena di violenza fra tre bambini. Sembrava di stare nella giungla: uno di loro era a terra e gli altri due gli davano dei calci in faccia. Non riuscivamo neppure a separarli. Avranno avuto sette anni, forse otto.
Qui vige la legge della giungla. Mi dispiace dirlo e ammetterlo, ma con la vita che si trovano a fare tutti i giorni, con il fatto che vivono per strada c'e' un individualismo esasperato. "Morte tua, vita mea" e' la prima regola che imparano e ti rendi conto che avrebbero bisogno di un modo di vivere alternativo che metta al centro il rispetto dell'altro, ma non sai neanche se e' giusto insegnarlo perche' qui la legge del piu' forte miete vittime in ogni momento.
Ieri, durante l'0ratorio, abbiamo tirato fuori un grosso pallone di stoffa. Senza pensarci troppo lo abbiamo lanciato in aria e sapete come e' finita? Un bambino e' caduto ed e' stato calpestato, letteralmente calpestato, dagli altri. In questi giorni, ho osservato a lungo i piccoli che giocavano qua e la'. A volte cogli una profonda umanita' nei loro gesti, come quando si scambiano i colori o si aiutano. ma altre devi veramente stare attento perche' per una sciocchezza sono capaci di picchiarsi a sangue. La violenza e' il loro pane quotidiano.
Sono sempre piu' convinta che il vero sviluppo debba cominciare da un'ottima formazione. I diritti umani di cui tanto si parla non possono rimanere solo chiacchiere vuote e inutili. Non sono gli ospedali il punto dal quale cominciare, ma la formazione.
Bisognerebbe dar vita a un sistema scolastico adeguato perche' e' il primo passo per permettere a questa gente di ritrovare, anche attraverso delle regole, la fiducia del domani. Occorre agire e sporcarsi le mani.
Ieri sera prima di addormentarmi, mi passava per la testa l'immagine del bambino morto, della violenza fra i due piccoli e risentivo l'odore della polvere misto a tutti quelli che percepisci se entri in una classe qualsiasi di questa missione.
Ad occhi aperti, sotto la zanzariera, sognavo il ritorno alla mia normalita'.